" Monstera " : 2019, oil on canvas 120 x 100 cm (47,2 x 39,4 in)

The “Botanics” series aims to further my studies into the reaction Nature has upon the human psyche. The inspiration originated from a collection of antique botanical
illustrations gathered within the book “The Temple of Flora” by botanist and doctor Robert John Thornton, created between the 17th and 18th century.

This collection of botanical prints, which saw little fortune at the time, is today one of the maximum
expressions of the scientific illustration of the romantic period. What makes this collection unique is the ability to represent flora, of the most diverse provenance, in the most minute detail whilst placing them within their monumental and romantic landscape of origin.

The duality of these antique illustrations, above all else, is what deeply fascinates me. The observer is met with the subtle intention towards scientific comprehension alongside a spiritual representation of the subject.

The images echo Gregorian chants and exotic fauna sounds at the same time. My paintings aim to reinterpret this duality which persists in the contemporary age. The exotic and different to move us within and towards a deeper comprehension of ourselves.

La serie “Botanics” vuole essere un ulteriore approfondimento delle relazioni provocate dall’osservazione della Natura sulla psiche umana. Nello specifico l’ispirazione nasce da una collezione di antiche illustrazioni botaniche raccolte nel libro “The Temple of Flora” del medico e botanico Robert John Thornton, creato tra il 17esimo e 18esimo secolo.

Questa raccolta di tavole botaniche, che ebbe all’epoca scarsa fortuna, rappresenta oggi una delle massime espressioni di illustrazione scientifica del periodo romantico. Ciò che rende unica questa raccolta è la capacità di rappresentare nei minimi dettagli, piante di diversissima provenienza e al tempo stesso contestualizzarle in monumentali e romantici paesaggi d’origine.

La dualità di queste antiche illustrazioni, sopra ogni altra caratteristica, mi ha profondamente affascinato. L’osservatore di fronte a questo immaginario non può che percepire una sottile intenzione di attribuire alla manifestazione naturale un approccio sia di comprensione scientifica, ma al contempo, di rappresentazione religiosa e spirituale del soggetto.

Le immagini sembrano riecheggiare contemporaneamente di canti gregoriani e suoni di fauna esotica. I miei dipinti vogliono reinterpretare questo binomio oggi più che mai contemporaneo. L’esotico ed il diverso, per muoverci verso una più profonda comprensione di noi stessi.